sabato 26 febbraio 2011

Saffa:I fiammiferi che hanno fatto epoca

Una scatola di "candelotti" o "bugies de poche": più che dei fiammiferi, vere e proprie candele in miniatura. A fine Ottocento esistevano vari tipi di fiammiferi: alcuni erano grossi e colorati, altri invece molto piccoli (Foto: Fagnani. Archivio Tunesi)

Scatola di candelotti,risalenti a fine ottocento

Una scatola di fiammiferi controvento, che riescono, appunto, a restare accesi anche in condizioni climatiche avverse. Esistono tuttora. La Saffa li produceva a inizio Novecento (Foto: Fagnani. Archivio Tunesi)

Fiammiferi contro vento,risalenti all'inizio del novecento,prodotti in piccole quantità ancora adesso.

Una scatola di fiammiferi prodotta dallo stabilimento Saffa di Magenta attorno al 1890. All'epoca le scatole raffiguravano spesso scene di vita familiare. In questa si vede un bambino pronto per fare il bagnetto. I fiammiferi, di uso domestico e detti all'epoca "uso camera", erano tagliati e colorati a mano uno per uno. L'incisione di questi disegni era fatta con quattro pietre litografiche, ognuna delle quali fissava un colore diverso sull'illustrazione (Foto: Fagnani. Archivio Tunesi)

Raffigurazioni familiari,scatola di fiammiferi prodotta nell'ottocento

Un piccolo campionario dei modelli di fiammiferi che furono prodotti dalla Saffa dal 1890 fino agli anni Trenta. Le dimensioni variano, così come i materiali (la cera o diversi tipi di legno) e i colori (Foto: Fagnani. Archivio Tunesi)

Vario assortimento di fiammiferi

Primi anni '60. Operaie addette alla cernita e all'impacchettatura dei fiammiferi piatti "Minerva", ottenuti con lo "sfoliato" di tronchi di pioppo. Negli anni '80 furono inventate le macchine "impaccatrici" (Foto: Archivio Tunesi)

Una istantanea risalente ai primi anni 60,dove le lavoranti producevano manualmente i fiammiferi minerva nel vecchio stabilimento di Magenta

## by Marlow ##

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